Allenamento invernale del podista

Pubblicato il 20-10-2014
Dopo una lunga stagione agonistica ogni runner, che corra la maratona o che sia uno specialista sulle distanze brevi, ha bisogno di una pausa rigenerativa.

Per quanto tempo si sceglie di eseguire la pausa, è una decisione personale. Un principiante che esegue 15-20 km a settimana, può sentirsi rinvigorito dopo due o tre settimane di ridimensionamento, mentre un maratoneta può richiedere fino a due mesi. E' molto importante che l'esercizio non venga abbandonato del tutto, o tornare alla normalità sarà più difficile. Al contrario, il periodo di ridimensionamento farà sentire più riposati e darà la possibilità di recuperare più facilmente i propri ritmi nel momento in cui si ritornerà all'attività consueta.

Per questo motivo iniziamo gradualmente a diminuire il volume dei chilometri settimanali, effettuando solo allenamenti tipo ciclismo, nuoto, pesi o yoga. Questa fase, infatti, dà al corpo il tempo di riparare piccoli strappi muscolari e di rifornirsi di ormoni ed enzimi che facilitano la rigenerazione muscolare.

Inoltre, visto e considerato il fatto che in questo periodo, come abbiamo accennato, non ci sono tante gare, e si gareggia di meno, si può dedicare molto tempo per un periodo di “richiamo muscolare“, effettuando del potenziamento muscolare e rinforzare la muscolatura in generale, sia per i muscoli del tronco, spalle, braccia, addominali, e sia per i muscoli inferiore delle gambe, quadricipite, bicipite femorale, polpacci, ecc.

Infine bisogna cercare di utilizzare i mesi invernali lontani dalle gare per lavorare sulle proprie lacune atletiche: per esempio, un maratoneta, deve dedicare del tempo a velocizzare la sua corsa, e quindi innalzare la Soglia Anaerobica inserendo delle sedute di Interval training, delle sedute di Variazioni Brevi, delle Ripetute in pianura, e anche in salita per migliorare dal punto di vista muscolare, oltre ad eseguire degli esercizi di tecnica di corsa per migliorare la spinta dei piedi.

Il podista che invece gareggia su gare brevi, dovrebbe dedicare del tempo agli allenamenti medio/lunghi per migliorare quelle caratteristiche aerobiche che vengono tralasciate nel periodo agonistico, durante il quale si lavora molto sulla soglia anaeroboca e sulla massima potenza aerobica a discapito della resistenza di base.