Allergie stagionali e la dieta

Pubblicato il 27-04-2020
Durante il cambiamento di stagione verso la primavera è consigliabile adottare tutta una serie di  accorgimenti alimentari e quelle accortezze nello stile di vita che mirano a rinforzare il sistema immunitario e a preservare lo stato di benessere.
  • Fare una colazione abbondante, per mantenere attivo il nostro metabolismo e attivare positivamente i segnali all’interno del nostro corpo;
  • Valorizzare frutta e verdura di stagione, ricche di vitamine e sali minerali, coadiuvanti nelle funzioni metaboliche e con capacità antiossidanti e curative;
  • Ripartire bene la composizione dei pasti e mangiare a sufficienza, per attivare i giusti segnali tiroidei e favorire anche una migliore risposta immunitaria;
  • Preferire centrifugati ed estratti di frutta di stagione e verdure locali, come bevanda funzionale da assumere tra i pasti, puntando alla valorizzazione dei micronutrienti;
  • Bere acqua in abbondanza;
  • Praticare attività fisica e mantenere il corpo forte e attivo;
  • Cercare di evitare i prodotti lattiero-caseari in quanto aumentano la produzione di muchi;
  • Evitare cibi fritti che aumentano il grado di infiammazione all’interno del nostro organismo;
  • Variare le abitudini quotidiane sia alimentari, sia nell’attività fisica;
  • Rispettare i ritmi cronobiologici e valorizzare la quantità e la qualità del sonno ristoratore, per far partire al meglio le giornate ed essere carichi e positivi;
  • Valorizzare l’assunzione di acidi grassi omega-3 anti-infiammatori nella dieta, rappresentata dal pesce (soprattutto pesce grasso), salmone, tonno, sgombro, sardine, aringhe, merluzzo; in generale il pesce azzurro è ricco di omega-3.

Il contatto con alcuni alimenti vegetali in pazienti allergici ad alcune famiglie di pollini può determinare una sindrome orale allergica con fenomeni irritativi a labbra e cavo orale: si tratta di una reazione crociata o cross reazione . Il fenomeno delle reazioni crociate si verifica perché in molti alimenti sono presenti molecole simili a quelle presenti nei pollini, che vengono riconosciute dal sistema immunitario anche per ingestione innescando così la reazione.

La raccomandazione principale rimane quella di evitare di consumare gli alimenti responsabili di sindrome orale allergica, durante il periodo di pollinazione. L’allergia ai pollini ha andamento tipicamente stagionale. Si manifesta solo in un determinato periodo dell’anno, quello cioè corrispondente alla fioritura della pianta a cui il polline appartiene. Il caso più frequente è quello dell’allergia alle graminacee (erbe la cui fioritura avviene nel periodo da fine aprile a fine settembre) ma negli ultimi tempi si è assistito ad un progressivo aumento delle allergie ai pollini di altre specie vegetali. I consigli valgono soprattutto per il periodo a rischio, che varia a seconda del tipo di polline cui si è allergici e devono essere abbinati ad un’alimentazione corretta ed equilibrata come consigliata nella popolazione generale.

 

ALIMENTI NON CONSENTITI

Dal momento che non tutte le persone allergiche ai pollini hanno necessariamente una allergia crociata agli alimenti e dal momento che non tutti gli alimenti elencati possono dare allergie nella singola persona è opportuno che sia il medico ad indicare caso per caso quale dieta seguire, allo scopo di limitare il rischio di squilibri nutrizionali.
Betullacee

  • Mela, pera, banana, nespola, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, kiwi, lampone, fragola, litchi
  • Carota, sedano, finocchio
  • Prezzemolo
  • Nocciola, noce, arachide, mandorla
  • Pepe verde

Composite

  • Cicoria, prezzemolo
  • Sedano, carota, finocchio, lattuga, zucca
  • Tarassaco, dragoncello
  • Camomilla
  • Banana, anguria, mela, melone
  • Castagne
  • Arachide, noce, nocciola, pistacchio
  • Olio di girasole
  • Margarine
  • Miele (di girasole e di tarassaco)

Parietaria

  • Pisello, fagiolo
  • Arachide, pistacchio
  • Soia
  • Gelso
  • Melone, kiwi, ciliegia
  • Patata
  • Basilico, ortica

Graminacee

  • Sedano
  • Orzo, avena, mais, riso, segale, frumento
  • Kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia
  • Pomodoro, bietole
  • Mandorla, arachide

Assenzio e Ambrosia

  • Sedano, carote
  • Melone, anguria, banana

Una volta che il medico avrà escluso ciò che interagisce con l’allergia personale, e stabilito quali alimenti, nel caso, non sono cross reagenti è opportuno ricordare che per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita, occorre assumere la giusta quantità (porzione) dell’alimento e rispettare le frequenze con le quali alcuni cibi debbono essere consumati.

CONSIGLI PRATICI

  • Durante la cottura o il riscaldamento, molte proteine vengono distrutte , cosa che rende l’alimento innocuo.
  • Alcune di queste proteine crossreagenti si trovano nella buccia e mangiando il frutto sbucciato si possono evitare i disturbi orali allergici
  • Adottare particolare attenzione anche nella corretta conservazione del cibo all’interno del frigorifero aiuta a prevenire e ridurre i casi di contaminazione tra un alimento e un altro

E per quanto riguarda l’integrazione?

Un ruolo importante, come ho già detto, è costituito dai micronutrienti nella dieta, per cui risulta utile integrare:

  • Olio di perilla, che supporta le fisiologiche difese organiche;
  • Olio di ribes nero, favorisce l’integrità e la funzionalità delle membrane cellulari;
  • Inositolo;
  • Zinco, antiossidante;
  • Manganese, antiossidante in sinergia con lo zinco;
  • Betaglucani, rinforzano le difese dell’organismo;
  • Rame;
  • Vitamina C;
  • Vitamina D, un importante regolatore dell’omeostasi calcio-fosforo, del controllo del metabolismo osseo ma soprattutto del sistema immunitario. Si può utilizzare insieme con la vitamina k2, che ne veicola meglio l’assorbimento.
  • Selenio;
  • Probiotici con funzione antiallergica (in particolare L. rhamnosus e L. paracasei) si affiancano agli altri strumenti terapeutici integrandoli efficacemente.

Tutti elementi che possiamo trovare anche in due ottimi prodotti che sono il “Basico5” e “Intestinox”.

Bisogna prestare molta attenzione ai prodotti da utilizzare e alla forma farmaceutica per mezzo della quale sono costituiti: per esempio molte volte si possono ritrovare glutine, lattosio, zucchero, tutte sostanze da tenere alla larga per evitare di incrementare i fenomeni da infiammazione.

 

A cura di: Dott. Andrea Zonza