Integrazione : come vengono estratte le proteine?

Pubblicato il 09-09-2013
Ci sono diversi metodi per estrapolare la proteina dall'alimento (latte, uova, soia, carne), sono processi meccanici assolutamente naturali e NON chimici, come molti credono.

Ultrafiltrazione

E' il metodo più diffuso per estrarre le proteine dal latte, utilizzato per produrre concentrati proteici. Tale processo impiega diversi gradi di pressione per spingere la materia liquida attraverso una membrana porosa con fori di diametri nanometrici. Le molecole proteiche, più grandi dei fori, non possono attraversare la membrana e vengono raccolte. Successivamente, il concentrato è sottoposto a evaporazione e atomizzazione per ottenere infine la polvere.

Microfiltrazione

Separa le proteine dai carboidrati e dai grassi attraverso un processo naturale non chimico che impiega filtri per trattenere le proteine in base alle loro dimensioni, preservando anche la maggior parte delle frazioni proteiche benefiche.

Microfiltrazione a flusso incrociato (CFM)

E' simile alla microfiltrazione e all'ultrafiltrazione, ma richiede più tempo e consente una migliore separazione, da cui si ottengono proteine più pure (una concentrazione proteica più elevata), pur mantenendone le sottofrazioni. La CFM avviene a bassa temperatura, con una tecnica di microfiltrazione che consente di ottenere percentuali proteiche molto elevate (oltre 90) e trattenere importanti sottofrazioni, un bassissimo contenuto di grassi e di lattosio con l'assenza praticamente totale di proteine denaturate. Gli isolati del siero ottenuti tramite CFM contengono grandi quantità di calcio e basse quantità di sodio.

Idrolisi

Comporta la scomposizione delle proteine in peptdi (frammenti proteici più piccoli, della lunghezza di pochi aminoacidi). L'idrolisi sfrutta il calore e/o gli enzimi per rompere alcuni dei legami tra gli aminoacidi della catena proteica e creare proteine più corte, che possono essere digerite e assimilate più rapidamente.
Questo processo è utilizzato per produrre sieroproteine idrolizzate, proteine della caseina idrolizzate e alcuni isolati proteici del manzo.

Istantaneizzazione

E' un processo in cui la polvere atomizzata viene prima reidratata e poi nuovamente essiccata. Il grado di reidratazione è strettamente controllato per permettere alle particelle di attaccarsi tra loro e formare aggregati prima della ri-essicazione. In questi prodotti, le minuscole particelle si fondono tra loro, ma i punti di contatto sono così pochi che praticamente tutte le superfici possono essere idratate. Gli aggregati, tuttavia, sono sufficientemente stabili per impedire la formazione di granuli se mescolati ad acqua o altri fluidi.

Microincapsulazione

E' una tecnologia molto avanzata che consente il rilascio prolungato. Generalmente comporta la miscelazione delle proteine con olio riscaldato, come l'olio di soia, che riveste le particelle proteiche e ne rallenta i tempi di digestione.

Marco Garbuglia
Personal Trainer e titolare di “Max Power''