5 errori da non fare in una gara di ciclismo ad alta quota

Pubblicato il 05-06-2025

Come abbiamo visto precedentemente, la performance in alta quota è influenzata dalla ridotta pressione parziale di ossigeno, la quale porta a un affaticamento precoce e alla difficoltà nel mantenere i classici wattaggi che siamo abituati a sostenere sul livello del mare.
Alcune granfondo su strada si svolgono ad alture elevate e moltissime prevedono lunghe ascese che portano i partecipanti a salire anche oltre i 2000 m di altitudine.Proprio in questo caso bisogna fare molta attenzione nella gestione dello sforzo : infatti partendo da quote basse, la gran parte dei concorrenti imposta la salita mantenendo le stesse zone di potenza che utilizza normalmente a casa, senza tenere conto del fatto che man mano che procedono in salita la pressione parziale di ossigeno decresce e con essa anche la capacità di sostenere tale sforzo.
Per questo motivo, se decidiamo di partecipare a granfondo o gare che si svolgono ad alta quota (o che prevedono tratti oltre i 1800-2000 di quota) dobbiamo prestare attenzione ai seguenti punti:

Regolare l’intensità in base alla quota ed evitare fuori giri (ricordiamo che a 2000 metri i range di potenza calano anche oltre il 10% rispetto al livello del mare); gli effetti di brevi fuori giri di 20-30 secondi oltre la propria soglia anaerobica vengono esasperati in queste condizioni;
Bere e idratarsi con regolarità : in altura le temperature fresche e l’aria secca molte volte ritardano il senso di sete, portando a possibili stati di disidratazione;
• Sembra una banalità, ma ricordarsi di vestirsi (esempio uno smanicato per gli attraversamenti ad alta quota) può prevenire spiacevoli inconvenienti gastro-intestinali;
In quota, consumando di più ed essendo meno economici, è preferibile aumentare leggermente la quota di carboidrati/h, onde evitare spiacevoli crisi;
• Ultimo punto non meno importante, studio e conoscenza dell’itinerario di gara: quante salite dovrò percorrere oltre i 2000 m? Quanto tempo stimo di rimanere oltre tale quota?

Studiare con il proprio preparatore un piano “ad hoc” ci consentirà di effettuare al massimo delle nostre possibilità gara, divertendoci e “soffrendo” il giusto!

 

Dott. Marco Ponta

Preparatore atletico

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