Eyob Faniel alla Maratona di New York

Pubblicato il 22-10-2021

Domenica 7 Novembre c’è la New York City Marathon. Ne abbiamo parlato con Eyob Faniel.

Il primatista italiano di maratona e mezza maratona è tra i partenti di una starting list stellare, in cui spicca il ritorno al via di Kenesisa Bekele, a un anno dal forfait di Londra. Eyob tornerà così a cimentarsi sui 42,195 km a tre mesi dalla prova olimpica di domenica 8 agosto, quando si è classificato ventesimo in 2:15’11” nel caldo umido di Sapporo.

-Ciao Eyob, come sta andando la preparazione in vista di New York?

La preparazione sta andando bene; ho fatto un periodo in Eritrea e ora sono in Kenya. Mi sto allenando bene e la condizione sta crescendo giorno dopo giorno. Sono molto fiducioso per la gara.

- E’ la tua prima esperienza in questa maratona, come la stai vivendo? Che aspirazioni hai?

Si, e devo dire che New York è una delle poche maratone nelle quali ho sempre voluto gareggiare. New York per me è sempre stata una tappa importante, la posso paragonare alle Olimpiadi. Per me è una grande emozione andare lì a gareggiare, non sono mai stato a New York e neppure negli USA. Sarà una bella esperienza e non vedo l’ora di arrivare lì ed essere alla partenza. Partirò direttamente dal Kenya il 2 Novembre e arriverò il 3 di mattina a New York. Non vedo l’ora di arrivare e gareggiare!

Non parto mai per arrivare secondo, ogni volta che preparo a puntino una gara, come sto facendo in questa occasione, l’obiettivo è quello di vincere, è l’obiettivo che mi porta via da casa, dai miei cari per molti mesi. Sto lontano per cercare di realizzare un sogno, la vittoria della Maratona di New York.

-  Torniamo un po' indietro ai Giochi Olimpici, come hai vissuto l’esperienza di Tokyo?

E’ stata una esperienza indescrivibile. Fino alla mia gara mi sono divertito molto, per via del covid non abbiamo vissuto un’edizione “normale” ma ho potuto capire quanto grande sia questo evento. “Fino alla mia gara”, dico così perché Tokyo era il mio obiettivo e per una serie di malanni fisici non sono riuscito a dare quello che volevo dare. Dal giorno dopo questa debacle, mi sono messo a testa bassa a rimacinare km su km e riprendermi subito, per non ricordare questo anno come un anno brutto per me. Sto lavorando molto per New York e voglio che sia un punto di ripartenza.

- Quale è il prodotto ProAction di cui non fai mai a meno e che ti sei portato anche qui in Kenya?

Per potersi esprimere al meglio penso ci siano più prodotti necessari, uniti ad una alimentazione corretta. Il pieno risultato viene dato da un modo di alimentarsi che diviene una costante e che si adatta perfettamente al nostro fisico.

Ma se devo fare due nomi: Protein Soy per il recupero (sono intollerante al lattosio) e l’Ultrarace. Quest’ultimo credo sia il prodotto che mi fa esprimere al meglio e non mi fa arrivare al calo del 30mo km di cui si parla molto. Va assunto con dei timing adeguati e oramai ho studiato la mia integrazione rodata per la maratona, e Ultrarace fa parte di questa.

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