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Mai così tanti, mai così veloci a Venezia! Quella che si è appena conclusa in Riva Sette Martiri è stata l'edizione dei record. Con l'inserimento della nuova mezza maratona, la manifestazione quest'anno ha salutato ben tre partenze (Stra, Mestre e Parco San Giuliano), applaudito 15.000 persone che hanno dato vita ad uno spettacolare serpentone colorato che ha coinvolto l'intero territorio della città metropolitana di Venezia e nelle scorse settimane, con le cinque tappe delle Ali Family Run, ha coinvolto 17.000 persone tra studenti e famiglie. Ma soprattutto è stata l'edizione del record della gara maschile, 2h08'10", a firma dell'ugandese Solomon Mutai che ha limato di 3 secondi il precedente primato (2h08'13") ottenuto nel 2009 dal keniano John Komen.
Felicissimo il patron di Venicemarathon Piero Rosa Salva: "In 36 edizioni, devo confessare che questa è stata la più spettacolare di sempre, sotto ogni punto di vista: i numeri degli iscritti, il record della gara maschile, il numerosissimo pubblico presente lungo il percorso, le splendide immagini trasmesse dalla Rai in tutto il mondo e la grande scommessa vinta della nuova mezza maratona. L'edizione 2022 scrive una nuova ed importante pagina di storia di questa maratona. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario risultato".
La 36^ edizione della UYN Venicemarathon, corsa in una bellissima giornata di sole autunnale, come da pronostico ha fatto registrare il nuovo primato della gara, 2h08'10", a firma dell'ugandese Solomon Mutai che lima di 3 secondi il precedente record (2h08'13") ottenuto nel 2009 dal keniano John Komen. Vittoria, in campo femminile, della keniana Lucy Karimi in 2h28'12".
La gara è stata, sin dai primi chilometri, una contesa tra atleti africani, che ben pilotati dalle lepri Jacob e Maritim, sono passati a metà gara in un buon 1h03’56”. Mutai ed il keniano Emmanuel Naibei sono rimasti da soli al comando attorno al 30° km, ma l’epilogo è arrivato al 34° quando, sul Ponte dela Libertà, l'ugandese ha piazzato l'attacco decisivo staccando Naibei, e continuando con un ottimo ritmo fino al traguardo di Riva Sette Martiri con il tempo record di 2h08'10". Un grande risultato per Solomon Mutai che, oltre a migliorare il suo record personale, ha battuto soprattutto lo storico record della gara, che resisteva dal 2009. Per la gioia e l'emozione, il vincitore si è inginocchiato subito dopo il traguardo per un attimo di raccoglimento. Secondo è arrivato Naibei (2h09’41”), terzo in rimonta l'etiope Tefese Abebe in 2h09’54” in quello che è stato al maschile il podio più veloce di sempre. Nono, e primo degli italiani, Khalid Jbari (Athletic Club 96 Bolzano) in 2h25’35”.
Tra le donne la gara si è decisa dopo il 35° km, quando a fare la differenza è stata la keniana Lucy Karimi, che è rimasta sola al comando dopo aver staccato una ad una tutte le avversarie, per arrivare al tragiuardo di Riva Sette Martiri con il tempo di 2h28'12". Al secondo posto ha concluso la connazionale Rebecca Chesir in 2h29'14", mentre al terzo posto è arrivata Caroline Jebet in 2h29'46" per completare un podio tutto keniano. La prima azzurra al traguardo è stata Paola Salvatori della US Roma 83, che ha chiuso in 2h52'36".
Con la vittoria di Mutai, l'Uganda entra per la prima volta nell'albo d'oro per nazioni della Venicemarathon, mentre il successo di Karimi porta a 14 le vittorie in campo femminile per il Kenia.
I primi nomi a scrivere l'albo d'oro della UYN Half Marathon, da Mestre a Venezia, sono stati il Tommaso Forner, 24enne padovano portacolori dell'Assindustria al debutto sulla distanza conclusa in 1h09'42" e Claudia Andrighettoni, 40enne della Quercia Rovereto. Felici al traguardo per aver preso parte ad una nuova mezza maratona, con un percorso davvero spettacolare.
Nella 10 chilometri, partita dal Parco San Giuliano con arrivo sempre a Venezia, si sono imposti il 18enne veneziano e mezzofondista dell'Assindustria Padova Thomas D'Este in 34'37". In campo femminile Diletta Moressa, la mezzofondista mestrina del 'Coin' che ha chiuso in 41'11".
Curiosità
Risultati degli atleti più maturi: Fiorenza Simion (1943) che ha concluso la maratona in 6h36'56"; Paolo Barbato (1941) in 5h34'00'. Mentre l’atleta più ‘esperto’ in assoluto delle tre gare è Sergio Molinari, classe 1936, che ha impiegato nella 10K 1h35'25".
Papà Christian Barzazi che ha spinto il suo piccolo Riccardo (9 anni) nato con una paralisi cerebrale a causa di asfissia perinatale, ha impiegato 4h27'47".
Don Marco Carletto, il parroco tesserato per Athletica Vaticana, e che ieri sera ha celebrato la Messa del Maratoneta ha impiegato 4h05'51".
Premi Speciali
Trofeo “Porti del Veneto” - Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Fulvio Lino Di Blasio ha premiato Anna Vianello (58'57") e come lo scorso anno Thomas Gavagnin (42'39"), i dipendenti più rapidi al traguardo nella 10 km.
“Trofeo Sprint” - il caporedattore de Il Gazzettino Davide Scalzotto ha premiato il primo veneto al traguardo, ovvero il vicentino Luigi Vivian (Nico Runners) 2h29'17".
Il 1^ Trofeo Banca Ifis è stato consegnato dal responsabile eventi e comunicazione di Banca Ifis Federico Bacciolo ad Alì, azienda con il maggior numero di iscritti.
Fedelissimi
I Fedelissimi (coloro che hanno corso tutte le edizioni) oggi al traguardo della 36^ edizione sono stati: Giuliano Barizza 6h49'02"; Gianfranco Tagliapietra 5h24'27", Mauro Trevisan 3h50'09", Laudino Mason 5h05'40" e Vittorio Fincato 3h57'08" .
(Comunicato Stampa)