Alimentazione : nutrirsi secondo il principio low carb

Pubblicato il 24-06-2016
Un'alimentazione equilibrata, con più proteine e meno carboidrati, fornisce più rapidamente un prolungato senso di sazietà. Dopo un pasto a base di alimenti proteici accompagnato da un abbondante porzione di verdura non si avverte il desiderio di spuntini, dolci salati, spesso ricchi di grasso e inoltre viene meno la fame nervosa e compulsiva associata alla frustrazione. Non dobbiamo rinunciare a nulla, basta semplicemente ridurre le porzioni di alcune pietanze in particolare di quelle che apportano carboidrati. Pane, riso, pasta e patate non sono alimenti che fanno ingrassare, lo diventano quando vengono consumati in maniera eccessiva e troppo spesso, cosa che oggigiorno si verifica sempre più frequentemente. Abbiamo basato i nostri pasti principali su queste fonti di carboidrati ma possiamo farne tranquillamente a meno. Possiamo magiare a sazietà e ridurre complessivamente gli spuntini tra i pasti. Una dieta povera di carboidrati è allo stesso tempo una dieta ipocalorica.

Con il metodo low carb (basso tenore di carboidrati) si possono scegliere soluzioni semplici per dimagrire e mantenere il peso.

L'alimentazione low carb si basa su valori indicativi, piuttosto che su direttive da rispettare rigorosamente. Un individuo molto attivo può permettersi un sostanzioso quantitativo di carboidrati, mentre un sedentario avrà meno problemi di salute riducendone il quantitativo.
Per sentirsi più energici e riacquistare la gioia persa seguendo diete ferree è sufficiente nutrirsi con verdura, latticini scremati, oli di buona qualità, carni magre e pesce.
Questi alimenti apportano pochi carboidrati anche se consumati in quantità. Frutta e verdura arricchiscono l'alimentazione con le fibre e garantiscono una gamma completa di vitamine e minerali. Le proteine apportate da pesce, carne, pollame e latticini saziano molto e rendono la dieta low carb piacevole e appagante.

La dieta low carb si basa sulla seguente piramide (foto sopra):

Quanto più in basso si colloca un gruppo di alimenti, tanto maggiori sono il contenuto e le varietà delle sostanze nutritive e indispensabili in esso presenti.

  • Verdure: apportano Vitamine B1, B2, B3, B6, acido folico, vitamina C, proretinolo, ferro, magnesio, calcio, zinco.
  • Carne magra: Vitamina B1, B2, B3, B6, B12, ferro, zinco.
  • Pesce e frutti di mare: Vitamina B3, B12, ferro, magnesio, calcio zinco.
  • Latte: Vitamine B2, B12, Vitamina C, Vitamina A, calcio.
  • Frutta: Vitamina B6, acido folico, Vitamina C, proretinolo.
  • Frutta a guscio e semi: Acido folico, magnesio.
  • Cereali e prodotti integrali: Vitamina B1.

Carboidrati “buoni'' e “cattivi''

Il benessere fisico è al massimo quando il tasso glicemico è equilibrato. Un glicemia elevata e un eccesso di insulina nel sangue oltre a far ingrassare, sono causa di malattie.

I carboidrati consumati ad ogni pasto sono responsabili dell'oscillazione del tasso glicemico: molti zuccheri semplici = glicemia elevata. Un tasso glicemico alto stimola una produzione eccessiva di insulina e quest'ultima determina la formazione di nuovi depositi di grasso. E' dunque importante conoscere l'effetto di un alimento sulla glicemia, soprattutto per i diabetici.
Per controllare meglio il tasso glicemico gli esperti hanno redatto lunghi elenchi di alimenti, documentandone l'effetto sulla glicemia. Le moderne diete basate sull'indice glicemico fanno riferimento a tale valore e distinguono carboidrati buoni da quelli cattivi.