Proteine : scopriamo le Blend

Pubblicato il 23-12-2020

Vorrei parlarvi oggi di un integratore per me davvero interessante per chi non riesce ad introdurre un apporto proteico adeguato nella propria alimentazione e anche per gli appassionati che non vogliono addentrarsi troppo nei tecnicismi, il Protein Blend; partendo dal concetto che le diverse forme di proteine possano essere miscelate fra loro, come anche le proteine di diversa derivazione, si arriva a capirne la grande duttilità.

Protein Blend è un integratore formulato con un complesso proteico costituito da 7 fonti: proteine del siero del latte concentrate, isolate, idrolizzate, ottenute per microfiltrazione e ultrafiltrazione a flusso incrociato, caseina micellare, proteine da albume d'uovo e proteine vegetali (da riso e avena), con vitamine e bromelina.

Vediamo di analizzarne insieme i componenti:

-Proteine del siero del latte concentrate: conosciute anche come WPC,  sono una miscela di proteine isolate dal siero di latte, la materia liquida che costituisce un sottoprodotto della produzione del formaggio ottenuto dal latte vaccino e composte naturalmente da peptidi degli amminoacidi a corta catena (oligopeptidi, polipeptidi), che sono più rapidi ad essere assorbiti rispetto alle più grandi e complesse molecole proteiche; oltre a presentare un alto valore biologico alcune ricerche scientifiche (Barth & Behnke U. 1997), ne hanno riscontrato una composizione aminoacidica molto simile a quella del muscolo umano, contengono tutti gli aminoacidi essenziali (EAA,  essential amino acids) e presentano un altissimo contenuto di aminoacidi ramificati (BCAA), fondamentali per la crescita muscolare e il recupero, sono necessari per costruire la proteina muscolare e vengono coinvolti nell'innesco del processo di sintesi; le WP presentano inoltre un alto contenuto dell'amminoacido glutammina, sia nella forma libera di l-glutammina, sia sotto forma di peptidi.

-Proteine isolate: conosciute anche come WPI, apportano un contenuto proteico medio del 90% (la densità proteica può variare da un minimo dell'86-88% o superiore) e presentano minori quantità di grassi e lattosio e proprio per questa ragione possiamo tranquillamente affermare che le WPI siano la forma più pura di whey protein. Fra i vari processi di elaborazione per ottenerle troviamo una maggiore filtrazione, la microfiltrazione a flusso incrociato (CFM) o lo scambio ionico (IE), tutti trattamenti che le rendono adatte ad una dieta che prevede ridotti apporti di grassi e carboidrati. Presantano un valore biologico che va da 150 a 170 e non contengono colesterolo. Lo 0,1% di lattosio contenuto le rende davvero a bassissima percentuale lipidica e molto ben tollerate dai soggetti che presentano problematiche di tolleranza al lattosio. Importantissimo sottolineare l’alta velocità di assimilazione delle WPI alla quale consegue una veloce liberazione nel sangue degli amminoacidi che possono così essere utilizzati per la sintesi proteica.

-Proteine idrolizzate: conosciute anche come WPH (Whey Protein Hydrolysate), sono derivate dall'idrolisi, un processo artificiale di digestione enzimatica che prevede la scissione dei legami delle proteine rendendole molecole di dimensioni più piccole, dette peptidi (in particolare oligopeptidi), che vengono digerite ed assorbite più velocemente (è bene sottolineare, per onestà intellettuale, che non sarebbe propriamente corretto definire questo prodotto come "proteina", in quanto essa è per definizione formata da catene composte da più di 100 amminoacidi, mentre i peptidi sono per definizione composti da meno di 100 amminoacidi). Questo ne delinea le caratteristiche fondamentali e cioè la più facile e rapida digestione (rimangono brevemente in sede gastrica evitando il senso di pienezza).

-Caseina micellare: la caseina è un gruppo di fosfoproteine che si trova quasi principalmente nel latte fresco costituendone la prima fonte di proteine per abbondanza (circa i tre quarti di tutte le proteine del latte appartengono alla caseina). La caseina micellare, conosciuta anche come MC (Micellar Casein) è la forma naturale della caseina e viene prodotta semplicemente separando le proteine della caseina contenute nel latte da lattosio, lipidi e proteine del siero mediante processi di filtraggio (ultrafiltrazione e microfiltrazione). Questa tipologia di polveri proteiche risultano meno solubile nei liquidi e rappresentano il tipo di proteine della caseina a digestione più lenta, importante sottolineare quanto la MC mantenga intatto l'intero spettro delle funzioni biologiche delle proteine del latte

-Proteine dell’albume d’uovo: l’albume d’uovo è stato riconosciuto come una fonte proteica a lenta digestione (2.8 g/h contro 8-10 g/h delle whey isolate), ormai da tempo la comunità scientifica ha giudicato l'uovo come una delle fonti proteiche dalla maggiore digeribilità assieme a latte e formaggi, con un punteggio del 97%, una digeribilità superiore a quella osservata per le proteine della carne o del pesce (94%). Questo significa che per ogni 100 g di proteine assunte dall'uovo, circa 97 grammi verrebbero digeriti e assimilati. Gli studi effettutati sulle proteine dell'uovo in polvere hanno rilevato un aumento degli amminoacidi ematici entro tempi simili a quelli osservati a seguito dell'assunzione di fonti proteiche definite "rapide" come le proteine del siero di latte isolate (Moore et al. 2009).

-Proteine del riso: il valore biologico delle proteine del riso è pari a 69 (dati FAO) e cioè superiore a quello di ogni altro cereale; la quantità e la qualità delle proteine del riso varia a seconda di varietà delle cariossidi e dai processi industriali subìti. La totale assenza di gliadiniche, gluteniniche, lattosio e colesterolo rende le proteine del riso un alimento adatto a tutti, anche a chi soffre di celiachia.

È interessante notare che le proteine del riso risultino, fra tutte le proteine non casearie, più facilmente assorbibili dall’organismo che riesce ad utilizzarle più velocemente rispetto ad altri tipi di proteine come quelle della soia o provenienti da altre fonti proteiche vegetali e questo si traduce in un forte miglioramento di recupero e costruzione muscolare.

-Proteine dell’avena: possiedono un elevato valore biologico e si legano in modo ottimale alle altre proteine vegetali. Si caratterizzano per l’elevato contenuto di lisina, amminoacido essenziale necessario alla sintesi proteica, di cui solitamente i cereali sono carenti (la lisina è infatti presente maggiormente in carne, pesce, uova e legumi). Chi segue una dieta vegana o vegetariana spesso si trova a dover implementare l’assunzione di cereali con proteine vegetali (legumi ad esempio), ma non nel caso dell’avena, già di suo ricca di questo importante amminoacido.

 

BIOGRAFIA

 

Barth & Behnke U. [Nutritional physiology of whey and whey components]. Nahrung. 1997 Feb;41(1):2-12.

 

Cunningham KM, Read NW. The effect of incorporating fat into different components of a meal on gastric emptying and postprandial blood glucose and insulin responses. Br J Nutr. 1989 Mar;61(2):285-90.

 

Hoffman JR, Falvo MJ. Protein - Which is best?. J Sports Sci Med, 2004. (3): 118–130.

Jack Challem. User's Guide to Nutritional Supplements. 9 Basic Health Publications, Inc., 2003. p. 26. ISBN 1-59120-067-9

 

Lonnie Michael Lowery, Jose Antonio. Dietary Protein and Resistance Exercise. CRC Press, 2012. ISBN 1439844569

 

Moore et al. Ingested protein dose response of muscle and albumin protein synthesis after resistance exercise in young men. Am J Clin Nutr. 2009 Jan;89(1):161-8.

 

National Research Council, Recommended Dietary Allowances , 10ª edizione, National Academy Press, 1989.

 

Neri M, Bargossi A, Paoli A. Alimentazione, fitness e salute. Elika Editrice, 2013.

 

Neri M, Bargossi A, Paoli A. Alimentazione, fitness e salute. Per il wellness, il dimagrimento, la prestazione, la massa muscolare. Elika Editrice, collana I grandi manuali dello sport, 2013.

 

Neri M, Bertuccioli A. Manuale pratico di integrazione alimentare. Elika Editrice, 2015.

 

Power et al. Human insulinotropic response to oral ingestion of native and hydrolysed whey protein. Amino Acids. 2009;37(2):333–9.

Power et al. Human insulinotropic response to oral ingestion of native and hydrolysed whey protein. Amino Acids. 2009;37(2):333–9.

 

Spattini M. Alimentazione e integrazione per lo sport e la performance fisica. Edizioni LSWR (La Tribuna s.r.l.), 2016.

 

Spattini M. Antiaging e lo stile di vita integrato. Tecniche Nuove ED, 2013.

 

Spattini M. La dietaCOM e il dimagrimento localizzato. Tecniche Nuove ED, 2012.

 

Spattini M. La dietaCOM in pratica. Tecniche Nuove ED, 2014.

 

US Dairy Export Council, Reference Manual for US Whey Products, 2 edition, 1999.