Corsa a piedi: come integrare le uscite in bici in un programma di corsa

Pubblicato il 09-04-2024

Se è vero che molti ciclisti utilizzano la corsa a piedi come parte integrante alla loro preparazione, molti podisti d’altro canto hanno trovato nella bici una valida alternativa o integrazione al loro allenamento.

I podisti, sopratutto chi pratica corse sulle lunghe distanze o ancora peggio i trail runners, sono soliti incappare in infiammazioni tendinee o altre patologie legate alla natura “traumatica” della corsa a piedi. Proprio per questo motivo, molti di loro si sono avvicinati al ciclismo per recuperare dagli infortuni o semplicemente per poter lavorare sulla componente aerobica senza andare a stressare troppo le articolazioni.

Andando ad esempio ad analizzare la fase di preparazione pre agonistica di alcuni trail runners professionisti di alto livello, si è visto come siano soliti inserire 1-2 uscite a settimana in bici (anche di 3-4 h) per poter aumentare il volume settimanale aerobico e diversificare l’allenamento (importante per “staccare” a livello mentale e fare qualcosa di diverso).

Per questo motivo, anche se ovviamente i lavori specifici verranno svolti a piedi, possiamo pensare di inserire l’allenamento in bici con 2 finalità :

-  post lavori specifici : se ad esempio il martedì siamo soliti lavorare sui 1000 m in pista o eseguire delle variazioni di ritmo in salita (nel caso dei trail runners), il giorno seguente possiamo utilizzare la bici come allenamento defaticante (1h30-2h a fondo lungo-lento).

- aumento del volume aerobico : come riportato poco sopra, la bici può essere un metodo alternativo per aumentare le ore settimanali di allenamento. Ad esempio potremmo lavorare il mercoledì su un lungo di corsa, mentre la domenica effettuare un lungo su strada in bici (3h30-4 h).

 

Dott. Marco Ponta

Preparatore Atletico 

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