Il triathlon è uno sport che unisce in un'unica prova tre sport aerobici - nuoto, ciclismo, corsa -, richiede forza, resistenza, coordinazione, equilibrio ma non solo. Il triatleta deve essere in grado di passare da una disciplina all'altra senza interruzioni e questo comporta controllo mentale e neuromuscolare.
Il triathlon è uno sport di endurance vero e proprio, una disciplina che allena differenti distretti muscolari, incrementa la forza e la resistenza aerobica e anaerobica dell'atleta, migliora la resistenza di cuore e polmoni, e migliora la concentrazione.
Al di fuori dei diversi allenamenti funzionali che un triatleta può e deve svolgere per arrivare al meglio in gara, può essere di aiuto lo Yoga.
Lo Yoga di per sé:
Come si è visto, parlando di Yoga e Running - Yoga e Ciclismo - Yoga e Nuoto, attraverso le asana - posizioni - e il pranayama - controllo ritmico del respiro - lo Yoga riequilibra corpo e mente, agendo sul sistema nervoso parasimpatico e sul sistema nervoso autonomo.
Il sistema nervoso parasimpatico è deputato al buon funzionamento dell'apparato digerente, cardiaco, polmonare, al riposo e al recupero delle energie. Il sistema nervoso autonomo è coinvolto nella gestione dell'energia vitale.
Attraverso l'esecuzione di una qualsiasi sequenza di asana, svolta in piedi, seduti o distesi, si va a bilanciare lo sforzo localizzato e ad esercitare un controllo di equilibrio - coordinazione - respiro.
Lo Yoga insegna l'ascolto e il controllo di corpo e mente nel momento che si vive, e questo aiuta il triatleta ad avere maggior padronanza del gesto atletico e maggior capacità di concentrazione in gara, momento in cui ogni frazione di secondo è vitale.
In linea generale, pre gara il triatleta dovrebbe favorire asana che aiutano ad ottenere una corretta postura, a riscaldare e ossigenare i distretti muscolari, quali ad esempio: Trikonasana - posizione del triangolo esteso - e Surya Namaskara - il Saluto al sole.
Nel post gara, il triatleta dovrebbe privilegiare asana da seduti e sdraiati per riequilibrare le energie, abbassare la frequenza cardiaca, rilassare in modo passivo i vari distretti muscolari, quali ad esempio: Setu Bandhasana - posizione del mezzo ponte, Sarvangasana - posizione della candela -, Virasana - posizione dell'eroe.